Ciò che più mi entusiasma e mi da soddisfazione è scoprire in modo del tutto casuale luoghi particolari, esclusivi, poco conosciuti e, ovviamente, paradisiaci.
Non è facile, considerando la mole di contenuti ormai disponibili e accessibili a tutti sul web e sui social (ricordati di seguirmi su Instagram @valentinamadonia), ma quando si rimane a lungo in un posto e si ha la possibilità di esplorarlo in lungo e in largo, può capitare di ritrovarsi – per puro caso – in piccole oasi dove l’ondata turistica non è ancora arrivata e in cui la natura ti piomba addosso, lasciandoti a bocca aperta.
E’ proprio ciò che ci è successo scoprendo le Calette di Torre Cintola, un luogo in cui il mare si fonda con l’architettura dando vita ad uno scenario davvero incredibile!
Ci troviamo a Capitolo, una piccola frazione di Monopoli in Puglia, zona balneare famosissima per i suoi lidi sabbiosi e per la sua vita notturna, ma in questo caso siamo ben lontani da ciò che siamo abituati a trovare nelle calette presenti nella “zona sud” della città.
La storia delle Calette di Torre Cintola
Le Calette di Torre Cintola rivestono prima di tutto un’importanza storica per la città di Monopoli: nascono, infatti, intorno al 1500 con una funzione prettamente difensiva.
Ciò che troviamo oggi è ciò che resta di svariate torrette di avvistamento disposte lungo la costa e collegate al castello di Monopoli per favorire le comunicazioni e diffondere più velocemente avvisi su eventuali attacchi nemici.
Quando, durante la Seconda Guerra Mondiale, queste fortezze vennero distrutte dall’artiglieria inglese in seguito ad un’esercitazione, si è venuto a creare una sorta di labirinto naturale con forme scultoree in pietra e vasche di acqua limpidissima che rendono la zona una delle cornici paesaggistiche più originali della Puglia.
Calette di Torre Cintola: informazioni pratiche
In questo luogo incredibilmente suggestivo troverai molti autoctoni e una percentuali di turisti molto minore rispetto ad altre calette di Monopoli, questo perché (per assurdo) non viene consigliato così spesso fra gli spot da visitare!
Ti basti pensare che è stata la nostra destinazione di Ferragosto (il che, tradotto, significa delirio in qualsiasi spiaggia pugliese!) e abbiamo trovato – con nostro grande stupore – facilmente un parcheggio gratuito e una comoda sistemazione in una delle tante insenature del “labirinto naturale” presenti nella caletta.
Occorre necessariamente portare con sé ombrellone e sedia/sdraio/lettino in quanto il terreno è prevalentemente roccioso e se desideri mangiare in spiaggia ti consiglio di portare il pranzo al sacco; in alternativa, troverai poco distante un unico lido con bar/ristorante (Torre Cafè).
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