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Vulcano di Santorini: escursione a Nea Kameni, Hot Springs e Thirassia

Vulcano di Santorini: escursione a Nea Kameni, Hot Springs e Thirassia

vulcano di santorini

Guida all’escursione sul vulcano di Santorini: tutte le informazioni per entrare in contatto con la natura primordiale dell’arcipelago

Santorini è, nell’immaginario di noi tutti, uno dei luoghi più romantici, affascinanti e suggestivi al mondo, ma non dobbiamo dimenticare che il suo attuale aspetto si deve ad una serie di eventi tremendi e distruttivi che hanno portato alla scomparsa repentina dell’allora presente civiltà minoica.

La sua conformazione odierna è il risultato di una devastante eruzione vulcanica avvenuta intorno al 1645 a.C., la più grande mai registrata in Europa, 10.000 volte più potente dell’eruzione di Pompei ed Ercolano e 40.000 volte più potente della bomba atomica di Hiroshima!

Santorini, quindi, non è altro che un enorme vulcano squarciato, come dimostrano le ripide pareti della caldera (alte oltre 300 metri) e i pendii delle valli erosive presenti nel suo territorio.

Da questi sconvolgenti eventi geologici e da successivi terremoti/eruzioni, nel corso dei decenni riemersero anche altre due piccole isole, Nea Kameni e Palea Kameni, visitabili mediante tour in barca organizzati.

La domanda sorge quindi spontanea: ci saranno altre eruzioni vulcaniche?

La risposta è: non si sa, la nostra Terra è in continuo movimento e dobbiamo ricordare che il vulcano di Santorini è ad oggi ancora attivo, per cui gli esperti non escludono la possibilità di futuri eventi sismici e vulcanici. Per questa ragione sono state istituite diverse stazioni di rilevamento così da poter prendere tempestivamente eventuali misure opportune.

Ora, dopo questa prima doverosa introduzione sull’origine dell’arcipelago, possiamo scoprire tutti i dettagli dell’escursione sul vulcano di Santorini e le tappe successive.

vulcano di santorini

Perché visitare il vulcano di Santorini?

Sono rimasta stupita nel constatare quante persone non avessero idea della possibilità di visitare il Vulcano di Santorini.

Quando ho pianificato questo viaggio di 10 giorni, ho sentito principalmente affermazioni come: “10 giorni a Santorini? Ma ti annoierai!“, “Ma perché solo Santorini? In 10 giorni inserisci qualche altra isola!“, “Per girare Santorini bastano un massimo di 4-5 giorni, le città sono tutte simili!“.

Se c’è una cosa che ho imparato viaggiando (e non è una critica o un sentirmi superiore rispetto agli altri, ma semplicemente ciò che sempre di più sto osservando in questi anni), è che statisticamente la maggior parte delle persone predilige la quantità alla qualità, fare più viaggi ma meno esperienze in ciascuno di essi, visitare l'”indispensabile”, ciò che viene più spinto sui social, senza la reale volontà di approfondire o scoprire luoghi meno battuti.

Ecco perché sono rimasta così stupita di fronte ai tanti lettori che mi hanno scritto di essere stati a Santorini e di non aver mai sentito parlare della visita a Nea Kameni: il Vulcano di Santorini è la sua essenza, la sua storia, il suo tratto distintivo.

Visitare l’isola e non andare a vedere questo “gigante naturale” significa perdersi una parte fondamentale – e a mio parere essenziale – per comprendere a fondo questa particolare destinazione greca e rispondere alle domande sul suo aspetto e sulle sue origini.

Non esitare, quindi, ad inserirla nel tuo itinerario! (qui sotto trovi l’esatta esperienza da noi selezionata e testata su GetYourGuide!).

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Prima tappa: il Vulcano di Santorini Nea Kameni

Abbiamo prenotato la nostra escursione tramite GetYourGuide e abbiamo atteso il bus-transfer nei pressi del nostro hotel, che ci ha accompagnati al porto di Fira.

Dopo una serie di tornanti molto ripidi siamo arrivati a destinazione e siamo saliti sull’imbarcazione King Thiras, un caicco decisamente molto affollato, ma allo stesso modo comodo per godersi l’intero panorama nel corso del viaggio.

Dopo circa una mezz’ora di navigazione, abbiamo raggiunto la prima tappa: il Vulcano di Santorini, l’isola Nea Kameni (“nuova Kameni”), imponente e bellissima, nata dal fuoco e dal boato delle esplosioni.

Per accedere si paga un biglietto d’ingresso di €5 a persona e ci si incammina fino a verso la cima, facendo diverse soste sui vari crateri ancora attivi; da questi fuoriescono vapori sulfurei chiamati “fumarole” che salgono fino al cielo e un pungente odore di zolfo. E’ possibile incontrarli con più facilità osservando le rocce il cui colore vira verso il “giallognolo”.

I crateri principali sono tre:

  • Il cratere Mikri Kameni
  • Il cratere di Dafne
  • Il cratere Georgios

Il paesaggio attorno è caratterizzato principalmente da rocce nere e una vegetazione piuttosto scarna a causa del terreno lavico e delle difficili condizioni climatiche.

Dal punto più alto, il cratere Georgios, si ha una panoramica mozzafiato sulla caldera di Santorini e sulle isole circostanti, fra cui la piccola Palea Kameni, Thirassia e Aspronisi.

E’ davvero molto emozionante camminare su questi terreni caldi sotto ai quali scorre magma, poiché si entra in contatto diretto con la natura potente e incontrollabile, in perenne movimento.

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Seconda tappa: Hot Springs, le sorgenti di acqua sulfurea

Dopo aver camminato sui crateri del Vulcano di Santorini ed aver faticato per raggiungerne la cima, è il momento di rilassarsi un po’ e rinfrescarsi alle Hot Springs, le sorgenti di acqua sulfurea presenti nelle coste di Palea Kameni, nella baia di Agios Nikolaou.

Hai letto bene, ho scritto “rinfrescarsi”, poiché a dispetto di quanto si potrebbe pensare leggendo il nome del luogo, queste sorgenti non sono affatto calde, o meglio, occorre nuotare a lungo per raggiungere le rive e godere di correnti dalle temperature più dolci.

Il tempo per il bagno previsto dall’escursione è infatti abbastanza limitato (circa 30 minuti) e non è così pratico raggiungere le sorgenti calde (dicono che la temperatura possa raggiungere i 35 gradi, io non posso confermartelo poiché sono rimasta a mollo nei pressi dell’imbarcazione).

Il colore dell’acqua è un mix di blu, verde, giallo e arancio e a dare questa conformazione cromatica è l’elevata presenza di ferro, zolfo e manganese.

L’esperienza è piacevole ed è famosa soprattutto per il suo potere terapeutico!

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Terza tappa: l’isola di Thirassia

La terza e ultima tappa prevede la visita ad una piccola isola dell’arcipelago definita “la sorella minore di Santorini“.

Qui troverai ad attenderti un’isola davvero autentica e tradizionale, con le classiche casette bianche e i dettagli blu, taverne sul mare, piccole spiagge di ciottoli e un mare splendido!

Considerando che una volta attraccati nel piccolo porticciolo si hanno appena 2 ore per visitare il posto (oltre al fatto che si arriva all’ora di pranzo), la scelta di visitare il villaggio principale Manolàs – raggiungibile salendo quasi 150 scalini sotto il sole – ci è parsa un po’ azzardata, per cui abbiamo optato per goderci una breve parentesi di mare e un pranzetto con vista.

Abbiamo scelto la taverna Captain John, un luogo sicuramente molto turistico sia dal punto di vista dei prezzi che della qualità delle materie prime, ma che ci ha permesso di rilassarci con gli splendidi panorami greci sullo sfondo e di avere del tempo da dedicare al mare e all’acquisto di qualche souvenir.

Thirassia ci è piaciuta moltissimo, è un luogo in cui le lancette sembrano essersi fermate, basti pensare che gli abitanti sono all’incirca 300 e che vivono di pesca, agricoltura e – solo durante il periodo estivo – turismo.

CONSIGLI PRATICI

Affinché questa escursione sia piacevole e tutto vada per il meglio, ci sono alcuni consigli pratici che mi sento di darti e che spero seguirai:

  • Scarpe comode: porta con te scarpe da ginnastica comode, poiché la visita al Vulcano di Santorini fatta in infradito potrebbe non essere troppo piacevole dato che i terreni sono friabili e spesso scivolosi, specie nel percorso a ritroso
  • Costume scuro: se hai in programma di fare un bagno alle Hot Springs, prediligi un costume scuro, in quanto il colore rossiccio dell’acqua potrebbe macchiare tessuti più chiari
  • Non indossare gioielli in argento: sempre per quanto riguarda le sorgenti sulfuree, non immergerti con gioielli in argento poiché ne uscirebbero compromessi e ossidati a causa dell’alta concentrazione di zolfo ed altri minerali
vulcano di santorini

Mi auguro che questa piccola guida sull’escursione al Vulcano di Santorini, alle Hot Springs e all’isola di Thirassia ti sia utile nel tuo prossimo viaggio a Santorini.

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