Nella nuova collezione Primavera/Estate 2020 Vivienne Westwood punta – ancor di più – sull’eco-sostenibilità.
Già nello scorso fashion show erano stati svariati i messaggi finalizzati a promuovere politiche pro-Terra in grado di apportare cambiamenti radicali e strutturali per fare la differenza.
Non a caso, infatti, la designer si è messa in prima fila per combattere questa “battaglia di sostenibilità ambientale” non soltanto dicendo “Comprate di meno!” ma agendo direttamente sul processo di produzione e andando a ridurre il numero di capi da immettere sul mercato.
Inoltre, i ritagli di tessuti raccolti non sono stati buttati ma messi da parte per poter essere riutilizzati altrove.
Anche dal punto di vista della presentazione in sé – che solitamente prevede spettacoli grandiosi e dispendiosi – Vivienne Westwood ha deciso di far parlare i capi mostrandoli all’interno di una cornice semplice e discreta, fatta di murales con immagini di protesta di alberi radi e paesaggi desolati.
I volumi sono importanti, le linee asimmetriche e le cuciture attorcigliate tipiche della sartoria scozzese.
Tantissime le fantasie proposte: a spiccare è quella floreale, presente su blazer, vestiti, pantaloni e gonne, ma non passano inosservate quelle geometriche e le stampe digitali di natura morta.
Alcuni capi oversize sono stati realizzati mediante un sistema di costruzione chiamato “bozzolo” – caratterizzato dall’unione di più pezzi di tessuto per camicie attaccati alla cucitura – capace di regalare un effetto “collage” e di donare volume alle spalle.
Nemmeno i tessuti hanno rinunciato alla logica eco-sostenibile: il cotone biologico utilizzato proviene da paesi subtropicali che non utilizzano prodotti chimici sintetizzati e sono stati acquistati in modo responsabile.
Ricchissima la palette di colori.
Per maggiori informazioni visitate il sito ufficiale VIVIENNE WESTWOOD.